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Quando guidare una startup significa guardare lontano. Intervista al fondatore di T.500

Quando guidare una startup significa guardare lontano. Intervista al fondatore di T.500

Intervista del Polo Tecnologico di Navacchio a Jacopo Rossi Napoli, un giovane imprenditore molto poliedrico che insieme a due soci – uno sviluppatore software e un’esperta di marketing – ha dato vita a T.500 Innovation Dream Tour, una startup che propone un nuovo modo di vivere il viaggio in Toscana coniugando il vintage delle 500, la bellezza della regione e le nuove tecnologie. T.500 è nata poco prima dell’arrivo della pandemia e all’interno di un settore, quello turistico, duramente colpito dalle misure per contenere il contagio. Eppure, nonostante la nascita della startup col vento a sfavore, la visione di Jacopo è tutt’altro che pessimista. Ecco cosa ci ha raccontato Jacopo

Presentati, in 20 parole o poco più

Jacopo Rossi Napoli, 36 anni, senese, fondatore di T.500. Per formazione e per passione sono storico dell’arte, accompagnatore turistico e creatore di contenuti digitali su arte e turismo.

Cosa ti ha spinto a fondare T.500?

Circa due anni fa mi sono avvicinato al mondo delle startup scegliendo di seguire il corso Imagine Crea Impresa organizzato dal Polo Tecnologico di Navacchio. Desideravo lavorare su un’idea mia che potesse connettere il mondo dell’arte, del turismo e delle tecnologie digitali. E avevo già avuto l’ispirazione qualche anno prima quando, lavorando in una bottega d’artigianato a Castellina in Chianti, vedevo continuamente passare delle 500: perché non proporre dei tour della Toscana a bordo di 500 offrendo in dotazione ad ogni partecipante un tablet per viaggiare in completa autonomia con il supporto di mappe interattive, video dedicati e realtà aumentata? Ho iniziato a lavorare su quest’idea durante il corso, coadiuvato dal team del Polo che mi ha aiutato a affinarla e a integrare le mie conoscenze per dar vita concretamente alla mia startup.

E oggi a che punto sei nello sviluppo della startup?

Abbiamo costituito la nostra srl a febbraio 2020 e abbiamo iniziato subito a lavorare sulla creazione del sito e di una community sui social. L’arrivo della pandemia ci ha costretto a posticipare le attività di noleggio, ma durante l’estate abbiamo potuto testare il core business del nostro progetto effettuando dei noleggi di prova. Contiamo di poter essere pienamente operativi con l’attività di noleggio a partire dalla primavera di quest’anno, nel frattempo abbiamo ampliato il nostro parco macchine, acquistando nuove 500, e stiamo completando lo sviluppo del nostro sito web. Siamo invece già operativi per il noleggio di 500 per eventi.

Rispetto al progetto iniziale, che impatto ha avuto la pandemia sulla vostra attività?

La pandemia non ha influito sulle scelte strategiche e di mission dell’azienda. Teniamo fede alla nostra idea iniziale: proporre tour che prevedono il noleggio senza conducente, nei quali il cliente può viaggiare in modo autonomo con il supporto dei contenuti digitali che creiamo appositamente per il tour e che offriamo nell’iPad in dotazione. Oggi più che mai ci sembra il miglior modo di interpretare l’esperienza del viaggio. La pandemia ha però influito sulle tempistiche di sviluppo della nostra attività e il rallentamento che ne è conseguito mi ha permesso di lavorare su una visione più ampia e più di lungo periodo dello sviluppo dell’azienda: da qui a due anni conto di poter trasformare T.500 in un vero e proprio tour operator ampliando la nostra offerta di tour e pacchetti turistici.

Guardando al breve termine invece, quale scenario vedi di fronte a te e quali passi vorresti fare per muoverti in questo scenario?

Lo ammetto, sono ottimista. Nel breve termine, anche in un settore così colpito dalla pandemia come il nostro, vedo buone opportunità per sviluppare e migliorare la nostra offerta. I passi che stiamo già facendo per muoverci in questo scenario ci portano a ultimare e perfezionare il nostro sito e la nostra offerta di tour per essere pronti all’arrivo della primavera.

Con il contributo di Fondazione Montepaschi Bando IKIGAI (2019)